lunedì 16 maggio 2011

FARE ESPERIENZE NUOVE CAMBIA IL NOSTRO CERVELLO

Vivere un’esperienza nuova porta a nuovi apprendimenti che, a loro volta, creano nuove connessioni sinaptiche nei neuroni. Infatti, il miglior allenamento per mantenere giovane la mente e rimanere svegli è rimanere attivi, creativi, continuare a fare esperienze.

La corteccia cerebrale, deputata alle funzioni del pensiero più elaborate, è sottoposta ad un lento processo di perdita di neuroni, con l'aumentare degli anni, anche se recenti scoperte neuroscentifiche hanno scoperto che in realtà i neuroni hanno la capacità di riprodursi.
Ed è stato ampiamente dimostrato che più l’individuo mantiene elastico ed in allenamento il suo cervello e più tale perdita viene rallentata. Questo significa che le esperienze sono un buon antidoto contro la cristallizzazione e l’impoverimento neuronale, oltre che essere il mezzo privilegiato per ampliare le nostre conoscenze ed il piacere di vivere.

Quando il cervello elabora le informazioni esce necessariamente dalla fase di stand bay, di stasi e produce nuove conoscenze. Le conoscenze, però, spesso rimangono teoriche se non vengono accompagnate dall'esperienza, dal vivere qualcosa in prima persona.

Ad esempio parlare del piacere sessuale è cosa molto diversa dal viverlo, come anche parlare del piacere di gustare un cibo è molto diverso dal provarlo concretamente.

Se una persona vive solo di abitudini, si muove in ambiti conosciuti, senza lasciare spazio al nuovo, non utilizza che solo dei percorsi sinaptici privilegiati all’interno della sua corteccia cerebrale che il cervello percorrerà in automatico, creando dei veri e propri solchi, come i rivoli di un ruscello che solcano la terra. Per cui più si resta negli automatismi e nelle abitudini più si tende a non fare nuove esperienze.

Tutti noi però abbiamo la capacità di creare nuove esperienze, provare nuove strade in qualsiasi momento, così da modificare questi solchi.
E' difficile ma non impossibile. Basta volerlo! Il nostro cervello è molto plastico e possono avvenire anche dei salti da un solco ad un altro.

Quando sperimento consapevolmente in prima persona la mia capacità di "cambiare strada", osando nuovi percorsi, mettendo in gioco altre parti di me, entro in contatto col piacere per la vita. E questo è magico!
Provateci anche voi!

1 commento:

  1. A 17 anni, periodo della mia rifondazione mai realmente cessata ma tutt'ora in divenire, mi diedi una regola: lascia sempre la via vecchia per quella nuova!!
    Nonostante l'apparente esasperazione è un buon canovaccio su cui muoversi e un valido parametro sul quale tarare le proprie scelte e decisioni.
    Luca

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