venerdì 7 ottobre 2011

CENSIMENTO ITALIANO E PATRIARCATO

Pensate che il questionario per il censimento italiano sia all'avanguardia? 

... non direi proprio.
Ad esempio, che la voce "lavoro domestico" viene mensionato insieme a piccole manutenzioni, hobbies e simili?
Questo mi colpisce non solo come donna, ma anche come osservatrice di una realtà sociale che continua il suo cammino involutivo con cecità maschilista e patriarcale e come essere umano che usa la sua intelligenza e che non ama le manipolazioni psicologiche gratuite.

Che io sappia il concetto di hobby, comunemente condiviso, si riferisce a quelle attività che si sceglie di fare per diletto, piacere, non per necessità. Tant'è che spesso la parola hobby viene assimilata al concetto di "tempo libero".
Bene, quando io mi "vesto" da casalinga o quando una donna o un uomo per scelta o necessità si occupano della casa non credo che si possa considerare un hobby attività domestiche necessarie per vivere armoniosamente dentro casa -ossia per il benessere comune-, rispettando quanto meno le minime norme di igiene, rischiando incidenti più frequentemente di altre attività, utilizzando ore della propria vita, etc.

Capisco che chi ha redatto il questionario del censimento della popolazione italiana ha inserito i lavori casalinghi nella casella mentale delle attività non remunerate. Da questo punto di vista il lavoro domestico ci rientra a pieno titolo, purtroppo. 
E non solo non si considera remunerabile il lavoro casalingo, ma non si pensa neanche lontanamente ad offrire servizi collaterali gratuiti che in qualche modo facciano recuperare il tempo "speso" per assolvere lavori e compiti necessari dentro le mura domestiche, come accade già in altri paesi socialmente più avanzati dell'Italia.

In realtà, l'Italia continua ad essere un paese in cui promuovere la discriminazione a vari livelli è più importante che promuovere la collaborazione e l'integrazione (cosa molto diversa da assimilazione...).
D'altronde questo è il modo migliore per controllare e condizionare le persone.

Che tristezza.
Ecco perchè è importante ripartire sempre, ogni girono, da te stesso/a, dall'ascoltare i tuoi desideri, la tua energia e dirigerti ogni volta che puoi verso dove vuoi e non solo dove devi.
E' uno degli atteggiamenti interiori che propongo nel seminario SessualMente.

Lo sperimenterà chi vorrà esserci il 19-20 novembre a Roma nord.
Vi aspetto!

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