giovedì 21 maggio 2015

#Freethenipple: ecco perché ho “condiviso” i miei capezzoli…




In questi giorni ho deciso di aderire a #Freethenipple (“libera il capezzolo”) e di lanciare questa campagna in Italia con una mia foto a seno nudo, invitando altre donne a seguire il mio esempio. Capisco che mettersi in gioco in prima persona, mostrando i capezzoli, può non essere semplice. Io lo sto facendo, oltre che per i motivi della campagna, anche perché:
1. smontare condizionamenti culturali, sociali e religiosi, solo nocivi, va in direzione dell’esprimere sempre più la nostra preziosità ed unicità come esseri umani “senzienti”.
Certo non può emergere quando segui “il gregge”, abituato automaticamente a percorrere sempre la stessa strada, tanto da riuscire anche a dormire pur camminando…;
2. usare consapevolmente elementi nuovi ed insoliti (pubblicare la mia foto a seno nudo o quando mi spoglio in SessualMente 2.0…) in molti provoca un momento di fermata e/o di Risveglio (uscendo per un momento dagli automatismi mentali), in altri ancora sgomento o vergogna o imbarazzo o peggio ancora disprezzo.
Se in questo momento ti riconosci in una reazione emotiva dell’ultima “specie”, sappi che sei totalmente nel gioco degli automatismi che tengono basso il livello di consapevolezza e non lasciano spazio per volare.

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