lunedì 22 giugno 2015

Crescere e cambiare nel principio del piacere

Pubblico quest'articolo di Giancarlo Tarozzi. Vi invito a leggerlo per cogliere altri spunti sul significato delle iniziative proposte sul risveglio e l'espansione dell'energia sessuale... 

Nelle culture Tradizionali i momenti fondamentali della vita venivano accompagnati da Riti di Passaggio che permettevano di gestire a livello sia consapevole che energetico, tutte le trasformazioni che ogni “morte” della fase precedente poteva determinare.
Nascita, fine dell’Infanzia, Adolescenza, Sessualità, ingresso nella comunità degli adulti etc. fino alla morte fisica, ognuno di questi momenti era profondamente integrato nell’individuo.
Nelle culture Occidentali, purtroppo, tutto questo è andato quasi del tutto perduto: oggi Rito di Passaggio può essere la festa di laurea, oppure prendere la patente, con il mutamento di status conseguente.
Per quanto riguarda in particolare la Passione e la Sessualità, accedere a questa sfera fondamentale della propria vita in maniera rituale e consapevole fa sì che ancor oggi, nelle sparute comunità matriarcali tuttora esistenti (quali Hopi in Arizona, aborigeni in Australia, etc.( il concetto stesso di trauma o perversione sessuale sia virtualmente inesistente. Il Rito di Passaggio alla sessualità , “Touch of Passion” (Rito della Passione) è stato ripreso e codificato negli anni ’90 dallo studioso americano Frank Natale come strumento per risvegliare il fluire dell’energia della Passione in ogni essere vivente. In conseguenza di questo risveglio un flusso naturale di energia inizia a vibrare in tutto il corpo, connettendo continuamente alla passione che cura ogni cosa, fonte della vitalità stessa.
Il rituale termina lasciando il ricevente in uno stato di profonda trance vibrazionale, che lo riporterà dolcemente allo stato di consapevolezza ordinario, permettendogli però di continuare a sperimentare il libero fluire dell’energia orgasmica.
Nelle persone a cui ho avuto occasione di darlo od insegnarlo sono avvenuti cambiamenti profondi nel proprio rapporto con il proprio corpo, la propria mente e la propria consapevolezza; un’armatura millenaria di condizionamenti, senso di sporco e peccaminoso e sbagliato costruito da millenni di religioni patriarcali, si è alleggerito fino a dissolversi lasciando spazio all’energia del Cuore, troppo spesso dominata e soffocata dalla mente.
L’Universo nel quale ci troviamo a vivere ha come principio fondamentale la spinta verso l’armonia e l’interazione, a partire dall’energia che a livello quantico sceglie come manifestarsi solo quando viene osservata fino alla rete di interdipendenze che permette la vita sul nostro pianeta, basata su un equilibrio tra tutte le sue manifestazioni minerali, vegetali ed animali.
Su un piano più globale, questa può essere considerata una molla fondamentale del processo evolutivo: ciò che fa male è sgradevole (agli esseri umani non piace il sapore degli escrementi o della carne marcia perché si tratta di sostanze nocive per noi, gli stessi sapori possono essere attraenti per avvoltoi od insetti per cui queste sostanze sono sane…) Il dolore, la malattia sono segnali di squilibri da risolvere per ristabilire il corretto funzionamento dell’organismo.
Dall’altro lato, le sensazioni piacevoli corrispondono a situazioni sane. Un animale, un cane od un gatto per fare esempi vicini a noi, sa perfettamente quale erba mangiare quando ha problemi digestivi per curarsi. Non ha bisogno di studiare erboristeria, è guidato dall’ascolto intuitivo delle percezioni.
Nella razza umana, ad un certo punto, si sono sviluppati culti e religioni che hanno iniziato ad esaltare la sofferenza come molla evolutiva, pervertendo così completamente la relazione tra essere umano ed ambiente. Personalmente, continuo a sostenere che un principio Divino che stabilisse che per realizzarsi bisogna soffrire sarebbe perfettamente di casa in un lager nazista e non certo in un’immagine di Amore ed Armonia…
Come conseguenza primaria, tutto ciò che riguarda la sessualità e la passione è stato reso “sporco”, “inferiore”, morali e tabù sono stati creati per allontanare l’essere umano dal principio evolutivo e dall’armonia con tutto ciò che esiste.
Gli insegnamenti tradizionali propongono invece un processo evolutivo che dall’energia si è manifestato in materia per iniziare poi un percorso verso la consapevolezza nella piena armonizzazione di Corpo, Mente e Spirito.
Non è un caso che con rarissime eccezioni gli strumenti e le vie di crescita più diffusi tendono invece a  creare una situazione schizofrenica nella quale la parte “spirituale” veder quasi come nemiche le pulsioni ed i messaggi del corpo e della mente.
Se consideriamo un’immagine figurata, possiamo invece pensare a corpo come veicolo per agire e fare esperienza e mente come computer per elaborare i dati dell’esperienza stessa. Lo Spirito non è altro che il protagonista di ogni esperienza, che utilizza i dati che gli vengono da corpo e mente,
Negarli, colpevolizzarli, necrotizzarli, significa in ultima analisi privare lo Spirito della possibilità reale di crescere e svilupparsi. Ma questo fa esattamente il gioco di tutte quelle gerarchie che nei millenni prosperano convincendo gli esseri umani che è possibile realizzarsi solo affidando ciecamente se stessi ai loro esponenti…
Recuperare un sano rapporto con la propria sessualità e la propria passione à allora il primo passo per riappropriarsi di un rapporto diretto con il Principio del Piacere. Una persona sana, in armonia con se stessa e con gli altri, nella piena e completa gestione della propria passione, non avrà ovviamente nessun bisogno di cercare surrogati del Principio del Piacere in droghe devastanti o perversioni di vario tipo…
Ho già avuto occasione di citare come esempio il Touch of Passion come uno dei tanti modi con i quali è possibile scoprire come  il fluire armonioso dell’energia della passione sia qualcosa di molto più ampio ed esteso di un piacere finalizzato (quando va bene) nei brevi attimi di un orgasmo genitale…
Riaprire la propria pelle, il proprio confine con l’esterno, significa recuperare le miliardi di informazioni che in ogni istante la realtà ci manda, rendersi conto di essere immersi in un oceano di vita e di sensazioni non per perdesi in esse ma per rigenerarsi, costruire le proprie fondamenta per poi slanciarsi verso l’alto.
A questo punto è superfluo dire come le culture sciamaniche e matriarcali, nelle quali questi concetti sono sempre stati chiari. Il 98 per cento dei problemi, dei contenuti stressogeni e delle patologie presenti in occidente sono del tutto sconosciuti…
Ancora una volta, torna chiaro come Guarigione e Crescita siano due sinonimi dello stesso concetto: l’armonia con tutto ciò che esiste.

Nessun commento:

Posta un commento